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• illustrazioni al dramma Salomé

Di seguito le illustrazioni della prima edizione di Salomé, pubblicata a Londra nel 1894.
Ne è autore Aubrey Beardsley disegnatore, scrittore e pittore inglese dell'epoca, tanto eccentrico che ebbe a dichiarare: "Ho un scopo: il grottesco. Se non sono grottesco non sono niente". Salomé, il dramma in un atto unico del genio giocoso di Wilde, trova così la giusta rappresentazione nei disegni di Beardsley .

- Frontespizio -

01 - Donna nella luna -

02 - Il kimono pavone -

03 - La cappa nera -

04 - Giovanni e Salomé -

05 - Un lamento platonico -

06 - Entra Erodiade -

07 - Gli occhi di Erode -

08 - Salomé seduta -

09 - La danza del ventre -

10 - La toletta di Salomé I -

11 - La toletta di Salomé II -

12 - Premio per la danzatrice -

13 - Climax -

14 - Fin -

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Oscar Wilde

16 ottobre 1854, nasce a Dublino
Oscar Fingal O'Flahertie Wills Wilde, scrittore e poeta irlandese. Il padre William è il più celebre chirurgo della città e noto oculista, di fama europea. La madre, Jane Francesca Elgee, è gionalista e poetessa.
Nel 1876 si laurea a pieni voti a Oxford e vince il premio Newdigate per la poesia. Scrive in forme diverse per tutto il 1880 e viene ricevuto in società grazie alle straordinarie doti di conversatore. Nel 1884 sposa Constance Mary Lloyd, irlandese; nasceranno due figli.
Nel 1890 diviene uno degli autori di teatro più popolari di Londra . Nel 1891 appaiono in successione diversi suoi racconti, poemi, saggi e opere tra cui il famoso "Il Ritratto di Dorian Gray" che la stampa inglese condanna. In questo stesso anno gli viene presentato Lord Alfred Douglas, studente di Oxford, figlio del Marchese di Queensberry. Inizia con lui una relazione fatale. Scrive commedie di strabiliante successo come "Il ventaglio di Lady Windermere", "Salomè", "Un marito ideale", "L'importanza di chiamarsi Ernesto".
Il Marchese di Queensberry, vivamente contrario all'amicizia del figlio con Wilde, dà inizio ad una furiosa campagna contro l'artista che subisce tre processi per sodomia. Il 26 maggio 1895 è condannato a due anni di lavori forzati recluso nel carcere di Wandsworth. Viene successivamente trasferito nella prigione di Reading in seguito alle sue condizioni di salute, dove trascorrerà un anno e mezzo.
Riacquistata la libertà Wilde soggiorna per lo più a Parigi in stato di indigenza. La sua vena artistica si è spenta. Nel 1898 viene pubblicato a Londra "La ballata del carcere di Reading", ritenuta la sua opera maggiore.
Le sue condizioni di salute peggiorano: operato a un orecchio, non si riprende più e muore, probabilmente di meningite, il 30 novembre 1900. Al suo funerale saranno presenti solo pochi e fedeli amici.

Noto per la sua pungente ironia, per gli abiti sgargianti e per la brillante conversazione, Wilde è stato uno dei personaggi più noti del suo tempo. Eccentrico e salottiero, creò di se stesso un personaggio e incantò l'alta società vittoriana con la sua inarrivabile e deliziosa conversazione , le sue battute efficacissime, dissacranti, il fascino e la levità della parola, la straordinaria sensibilità estetica e l'acume del paradosso: una presenza palpabile nei suoi drammi, nelle sue commedie e nei suoi versi.
Oggi è ricordato per i suoi epigrammi, gli spettacoli teatrali e le circostanze della sua prigionia.

"Quando ci si volta indietro a guardare la vita che è stata così vivace nella sua intensità di emozioni e piena di momenti ardenti di estasi o di gioia, tutto sembra solo sogno e illusione. Che cosa sono le cose irreali, se non passioni che un giorno sono state ardenti come fuoco? Cosa le cose incredibili, se non quelle cose in cui si è creduto con maggior fiducia? E quali sono le cose improbabili? Quelle che noi stessi abbiamo fatto. No, la vita ci inganna con delle ombre, come un burattinaio. Chiediamo a lei piacere. Essa ce lo dà, accompagnato da amarezza e delusione. Ci imbattiamo in alcuni nobili dolori che pensiamo offriranno la purpurea dignità alla tragedia dei nostri giorni, ma essa si allontana da noi e lascia il posto a ben meno nobili cose; allo spuntar di un giorno grigio e ventoso, o al tramonto fragrante di silenzio e d'argento, ci troveremo a guardare stupiti dall'indifferenza, o col duro cuore insensibile, la treccia di capelli dai riflessi d'oro che un giorno abbiamo adorato con trasporto e baciato follemente."